Il compito dell’architetto è quello di creare ambienti capaci di entusiasmare, siano essi all’interno o all’esterno, per destinazioni private o pubbliche. Ambienti che devono funzionare perfettamente ma andare ben oltre la mera funzionalità.
La luce diventa un fattore essenziale per una nuova cultura degli uffici. I semplici aspetti ergonomici non bastano più.
La cultura degli uffici si trasmette soprattutto nei punti di passaggio: vale a dire dove il pubblico ha accesso diretto e dove si confronta con la realtà aziendale. Gli ingressi ad esempio, analogamente alle sale conferenze, hanno il compito di rappresentare lo stile di un’azienda. Lo stesso vale per le piccole sale riunioni, per gli ascensori, per le scale e i corridoi. L’illuminazione non è solo un elemento architettonico ma serve soprattutto a segnalare le zone di passaggio e di comunicazione. Negli ingressi l’impianto luci sarà integrato nell’architettura presente; è necessario prevedere una luminosità sufficiente ed anche un’atmosfera calda e priva di abbagliamenti, altrimenti si corre il rischio di creare l’effetto normalmente poco accogliente di una stazione ferroviaria.
L’intento progettuale è stato quello di creare un ambiente calmo, abitato dalla luce, elegante, rassicurante per il visitatore; un’immagine leggera, quasi eterea, neutrale ma presente, composta da una palette di colori chiari e di materiali traslucidi e naturali.
Quando si varca l’ingresso si ha, così, la percezione immediata di un luogo sicuro e piacevole, coinvolgente; ad ogni episodio si è attribuito un sistema di illuminazione adeguato che lo rappresenti.